Giugno 2006
Salve a tutti,
La mia lettera di questo mese sarà breve, poiché è passato poco tempo da quando vi ho racontatola mia navigazione dalla Nuova Zelanda fino a Raivavae, nelle isole Australi. Il mio soggiorno in quest'isola in cui sognavo da molto tempo di fare scalo si svolge a meraviglia, l'isola è molto piccola, spettacolare con le sue montagne ritagliate, e circondata di una vasta laguna poco profonda, irta di molti coralli, ma circondata di isole graziose basse, abbastanza vicino all'immagine che la gente si fa del paradiso.




Qui, per gli abitanti delle isole Australi, il paradiso ha un prezzo: quasi la totalità della popolazione dell'isola è, dall'arrivo dei primi missionarii, all'inizio del 19eme secolo, protestante; l'isola, per meno di mille abitanti, ha almeno tre tempi (più due in costruzione), un pastore ed una sessantina di diaconi, e domenica scorsa si è conclusa la cerimonia della "me" (scrittura locale di "maggio") dove ogni villaggio fa concorrenza... a chi darà più denaro alla missione protestante. Nel corso di lunghi giorni dove alternano messe e pasti pantagruelici di pollo, pesci, maiale e radici diverse, si annunciano a voce alta ciò che dà ogni famiglia, ed è abitudine di dare ogni anno più dell'anno precedente; è un po strano vedere durante la messa funzionari installati al piede del autel contare le pile di biglietti di banca! Ma la cerimonia è molto bella, e le donne delle isole Australi sono famosi per i cappelli che portano tutte il quel giorno.


Spero che il vostro "maggio" vi abbia costato meno caro, e vi auguro un bello meso di giugno.Vi invio un po'di sole di Raivavae.
Un caro saluto
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