Settembre 2002
Salve a tutti,
Non voglio sparlare dei miei colleghi navigatori di lungo corso, ma ho avuto questo mese a Tahiti occasione di trovarli ben gregarii, un po pecoreschi ! Infine, se si parte in barca in capo al mondo su un veliero, è comunque per la solitudine degli ormeggi deserti, un incontro di tanto in tanto, e la grande pace che ti invade quando hai l'unica barca ormeggiata in una vasta baia, una piccola insenatura, o al riparo di una scogliera dal largo... Ma cosa fanno, tutti, accatastati negli ormeggi "ufficiali", quasi regolamentari,...
Così, a Tahiti, in questo mese d'agosto, cento velieri almeno giravano intorno alla loro ancora, nell'ancoraggio conosciuto sotto il nome di "ancoraggio del Maeva Beach", sulla costa occidentale di Tahiti, una vera piccola città fluttuante, mentre qualche miglia più a sud comincia la lunga successione di lagune perfettamente riparate che infiorano la costa sud di Tahiti e della sua penisola, lagune completamente deserte o visitate al massimo da una barca...
Io, mi conoscete, è in uno di quest'angoli che ho passato il mese d'agosto, navigando solo o con uno o l'altro dei miei figli: lagune di Atimaono, di Papeari, di Port-Phaeton, della Penisola, fino all'ormeggio della grotta del Vaipoiri, profonda, oscura, occupata da un lago d'acqua gelata dove e un piacere bagnarsi e nuotare alla cieca fino al fondo della caverna, immaginando che qualche creatura abissale improvvisamente, nello scuro, ti afferra i piedi...
Senza dimenticare l'isola sorella di Moorea, anch'essa molto visitata nelle sue baie le più famose, la baia di Cook e quella di Opunohu - è vero che sono miracolosamente belle - mentre le lagune della sua parte sud sono, anche loro, perfettamente deserte.
Ed è in questi angoli deserti che si fanno gli incontri i più calorosi... Un Marquisiano installato al sud della penisola, dove alleva pesci in una nassa immersa dinanzi alla sua casa, e maiali nel suo grande giardino inquadrato di un piccolo fiume e di una paio di fonti d'acqua dolci che scaturiscono nell'acqua di mare, tra le radici piane, immerse, dei grandi alberi di "mapé". Mi ha offerto due pesci del suo allevamento.. erano deliziosi.
O l'incontro con queste quattro graziose ragazze taitiane , sorprese della mia presenza all'ancora in un ormeggio dove quasi nessuno viene mai, e che sono ritornate il giorno dopo la loro piroga caricata di verdura e di frutta fresca, che coltivano nella montagna della penisola.
Senza dimenticare il ritrovarsi con i fiori e le piante di Tahiti, che meriterebbero un libro intero: felci arborescenti delle cascata di Faarumai, fiori incredibili e frutta della palma nipa del giardino botanico, o hibiscus ribollenti...
Banana Split mi aspetta per alcune settimane, al riparo di una di queste scogliere sulle quali esplodono le onde venute dal sud dell'oceano Pacifico. È un po', siccome per tutti, un rientro a scuola : sono ritornato in Francia per dare l'ultima mano alla nuova edizione dei miei servizi in DVD, con quantità di bonus, visita aerea delle isole, consigli, segreti delle riprese, vasta base d'informazioni sulle isole visitate... è una vera maratona, ma troverete presto i primi quattro volumi in vendità sul nostro sito.
Ho fatto il conto, da gennaio,ho navigato quasi otto mesi, delle isole San Blas a Panama ed all'isola Coco, dalle Galápagos alle Gambier, alle Tuamotu, a Tahiti ed a Moorea... era buono, ho avuto praticamente soltanto traversate perfette, vento a favore, dei mari amiche... io sogno già alle prossime partenze!
Se non sbaglio, Sereno Variabile fara, questo mese, un paio di trasmissioni speziali sui miei ultimi viaggi nei Caraibi; mandatemi un mail se vi sono piacuti.
A presto
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