Febbraio 2024
Salve a tutti,
Nuova Zelanda 2024: Verso nord
Il 20 gennaio, dopo aver lasciato Banana Split ben ormeggiata nella marina di Hervey Bay, ai margini del Great Sandy Strait, ho preso l'aereo per Auckland, dove Francette, arrivata da Parigi via Tahiti, mi ha raggiunto il giorno successivo, per un viaggio che ci eravamo ripromessi di fare in una delle nostre regioni preferite: il nord della Nuova Zelanda.
Abbiamo trascorso due giorni nella graziosa penisola di Atatu, dando a Francette la possibilità di riprendersi dal lungo volo, e poi ci siamo diretti verso nord. Dopo aver scoperto uno straordinario museo dedicato a tutto ciò che i neozelandesi hanno saputo fare con i leggendari alberi giganti del Paese, i Kauri, siamo tornati a rendere omaggio al più antico di questi alberi, il "Re delle Foreste", o Tane Mahuta, alto più di 50 m e con un'età compresa tra 1250 e 2500 anni.
Ci siamo poi spostati nella splendida baia di Hokianga, dove mille anni fa approdò il primo navigatore polinesiano a raggiungere il Paese dei Kiwi, la cui memoria è onorata da una mostra intitolata Manes, Footprints of Kupe (per coincidenza, mio figlio maggiore si chiama Manea). Ancora un po' più a nord, l'immensa spiaggia di 90 miglia, che la gente esplora a piedi, in moto, in 4x4, a ...cavallo.
La fantastica Bay of Islands, che avevamo visitato più volte con il nostro catamarano, l'abbiamo semplicemente sfiorata, con un pranzo nell'hotel più antico della Nuova Zelanda, il Duke of Marlborough a Russell, e una notte vicino alla casa più antica ancora abitata in Nuova Zelanda.
Poi siamo tornati in aereo verso l'Australia, con una grande deviazione verso l'Australia Occidentale prima di tornare a Banana Split, di cui vi parleremo il mese prossimo; nel frattempo, per stuzzicarvi, ecco una foto scattata oggi nella spettacolare baia di Esperance.
©Antoine.tv 2016