Settembre 2020
Salve a tutti,
Sulle strade d'Agosto...
Il mese di agosto è passato come una mail alla 4G, nella quieta solitudine della nostra fattoria in Alvernia, con una piccola scappatella per ritrovare i nostri amici Bertrand e Patricia, nel loro "chatô" vicino a Nîmes ; con, di passaggio, un saluto a due capolavori architettonici, che mostrano l'incredibile evoluzione delle "opere d'arte" in poco più di un secolo: Il viadotto (ferroviario! di Garabit (costruito nel 1880-1884 dalla società di Gustave Eiffel) - è una sorta di Torre Eiffel orizzontale, e poco più a sud, il viadotto (autostradale) di Millau , il più alto del mondo, 270 m sopra il Tarn, un progetto considerato faraonico al momento della sua costruzione, ma che costituisce comunque una famosa impresa tecnica: anche Eiffel fu coinvolto, attraverso la società Eiffage). Il viadotto è stato aperto nel 2003, ed è l'unico tratto dell'autostrada Clermont-Montpellier che richiede un pedaggio ( 10,80 euro, più un punto, e 45 euro per una lieve infrazione per eccesso di velocità (86 km/h) al largo di una città dal nome comunque simpatico, Pégairollles de l'Escalette).
Ottimo il soggiorno al Gard, con deliozo pesce, e, al superbo ristorante "Chez Alexandre", una delizia: fiori di zucchina ripieni, che ricordano il defunto Roger Vergé, al Moulin de Mougins.
E poi siamo tornati alle altezze delle Combrailles, e ho ripreso l'interminabile lotta contro rovi, ortiche e persino glicini: questi ultimi sembrano avere l'obiettivo dichiarato di invadere il mondo intero. Francette è tornata a Parigi da qualche giorno, dove anch'io passerò un po' di tempo all'inizio di settembre. Nel frattempo, sto cercando di controllare il disordine che ha invaso i due edifici della fattoria nel corso dei decenni; in particolare, ho trovato una quantità di album a 33 giri dell'era del vinile, recentemente rinata dalle sue ceneri, dato che mi è stato facile acquistare un piccolo giradischi che mi ricorda un po' il Teppaz della mia giovinezza, e ho iniziato a rispolverare, classificare e sistemare le centinaia di dischi, alcuni dei quali, come il primo Dylan, ancora in cellophane, mai suonati. Non sono ancora riuscito a mettere le mani su una scatola di cartone, fuori posto nel corso delle mie varie mosse, contenente, nello stesso stato, gli Stones, i Beatles e i primi Elton John, ma non sono alla disperata ricerca di loro.
Vi auguro un eccellente rientro, proteggetevi dal Covid e dai cattivi, vi abbraccio.
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