GIUGNO 2011 2011
Salve a tutti,
Una buona notizia per gli amici Italiani: l'11 di giugno, sulla Rai Due, una trasmissione speziale con Osvaldo Bevilacqua e diversi brani dei nostri nuovi filmati, sulle isole dell'oceano Indiano, sull'Asia del sud-est e l?Australia. Un altro speziale verrà in onda ad agosto.
Il 3 marzo scorso partiva delle coste del Perù una barca minuscola - sei metri di lunghezza - sprovvista di motore, di vele - ed anche di remi, anche se Anne Quéméré, sola a bordo, si era illustrata precedentemente con traversate ai remi; questa volta, aveva scelto di raggiungere dal Perù la Polinesia francese, facendosi trainare da un aquilone, una di queste "ali" che azionano più generalmente i kiteboarder sull'acqua delle lagune o delle baie calme. Al programma, quasi 4000 miglia di oceano ; dopo meno di un mese, è stata vittima di molti danni irrevocabili: un cavo di direzione rotto ed impossibile da sostituire, delle "ali" strappate, e per peggiorare tutto, 50 giorni senza comunicazione con la terra, il suo unico telefono via satellite si era guastato; i suoi genitori ed i suoi amici erano riassicurati lo stesso di seguire la sua progressione grazie alla posizione geografica quotidiana data dal suo segnale Argos.
Al 70esimo giorno della traversata, il padre di Anne, a bordo di un veliero partito da Tahiti, è riuscito a ristabilire il contatto con lei. Il piccolo kiteboat, Adrien, aveva appena passato la sua linea d'arrivo in Polinesia, penetrando nell'arcipelago delle Tuamotu vicino all'atollo di Pukapuka (dei predecessori famosi, i marinai del Kon Tiki, invece, si erano schiacciati e avevano perso la loro zattera sull'atollo di Raroia, un po'più al sud).
Fu poco tempo dopo il suo arrivo nell'atollo di Makemo che ho potuto incontrare Anne (che mi era stata presentata a Brest alla partenza d'uno dei suoi tentativi precedenti), e coronarla di fiori di tiare. Un estratto dell'articolo del quotidiano tahitiano, La Dépêche, si trova nella rubrica News/actualités/presse di questo sito.
Avevamo appena raggiunto Makemo dopo un soggiorno di due mesi in Europa, riscoprendo, dietro agli oblo' dell'aereo, Banana Split sicuramente ancorato nel suo piccolo hoa, un falso passaggio poco profondo che separa due isolotti - o motu - della barriera corallina d'un atollo. Abbiamo fatto il nostro rifornimento, acqua, combustibile, prodotti alimentari, per alcuni mesi d'un nuovo soggiorno nelle nostre isole preferite, dove abbiamo cominciato a seminare e piantare alcuni alberi di papaie, come regalo ai futuri visitatori, autoctoni o navigatori di passaggio.
Vi inviamo un po' di sole delle Tuamotu, e a presto
Antoine
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