Gennaio 2011 2011
Salve a tutti,
Il tempo degli auguri è già ritornato. Vi mando i miei d'uno dei luoghi i più preservati della grande isola di Tahiti - di cui deploro spesso lo sviluppo eccessivo che tocca i dintorni della capitale Papeete, ma di cui dico sempre che basta percorrere alcuni chilometri lungo la costa ovest o la costa est, per ritrovare delle scene che sono poco cambiate dall'epoca di Gauguin.
Quest'anno, perché uno degli alberi dell'elica di Banana Split aveva bisogno d'un controllo, che è stato fatto al piccolo cantiere navale di Taravao, a Porto-Phaeton, ci ritroviamo all'ancora in questa vasta baia, probabilmente il riparo più sicuro di tutta la Polinesia, aspettando una buona "finestra meteorologica" per ritornare alle Tuamotu, e assaporando nel frattempo la bellezza e la pace di questa laguna poco frequentata.
Qui, non ci sono gli speedboats e "jet-skis" che trasformano in un maelstrom le lagune vicine di Papeete La strada si interrompe vicino a Teahupoo, molto conosciuta dei surfisti del mondo intero, e è per la laguna che si raggiunge degli posti tranquilli come questa piccola pensione di cui il nome, sospettate, mi incanta: il Buono Godere (riferimento, ovviamente a Gauguin che aveva costruito alle Marchese la sua "Maison du Jouir" (Casa del Godere). La laguna s'interrompe più lontano, anche, fino agli scogli che proteggono il Fenua Aihere, il "Paese Amato" da cui gli abitanti si sposta unicamente in barca, per esempio quando vuole andare a fare spese al supermercato di Tautira!
È di questo luogo benedetto, dunque, che v'invio i miei auguri: che 2011 sia un anno più dolce del precedente, meno perturbazioni meteorologiche, vulcaniche, politiche e sociali, più dolcezza, gioia, felicità tutto sommato, su questo pianeta che ha tuttavia tutto per offrirla, la felicità, sotto una forma o un'altra: c'è appena bisogna trovare le "istruzioni per l'uso".
Ia ora na outou paatoa (salve a tutti)
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