March 2009
Salve a tutti,
Vi dicevo il mese scorso che all'inizio di gennaio, Raivavae si svuota dei suoi abitanti, che partono tutti bivaccare nei « motu » che lo circondano... La subitaneità della cosa è stata straordinaria: il lunedì 5 alla mattina, si sono viste arrivare decine di piroghe, di barche a motori, che hanno scaricato famiglie numerose, montato delle tende, teso dei teloni, istallato dei gruppi elettrogeni che hanno illuminato l'orizzonte, oscuro tutte le altre notti dell'anno; ciò è durato esattamente cinque giorni : il sabato seguente, in modo così improvviso, tutto e stato rimballato, tutti sono ripartiti per la grande isola... delle brevi vacanze! È vero che gli abitanti di Raivavae, per nulla al mondo, non mancherebbero la messa della domenica : qui, praticano quasi tutti lo stesso culto protestante, che rimane molto potente nell'isola, e da luogo a cerimonie molto frequenti, per le quali tutte le donne si fanno ogni volta un nuovo vestito in un tessuto comune a tutta la parrocchia, e cantano a perdere il fiato delle canzoni lancinanti dalla polifonia sbalorditiva.
Allora la calma è ritornata sui nostri ormeggi preferiti, vi abbiamo ripreso i nostri giorni pacifici, lavorando al montaggio dei prossimi film ed alla ripubblicazione d?uno dei miei libri ;un guasto di motore mi ha obbligato a passare un giorno o due in fondo alle stive? le gioie della morchia...
Non avendo potuto risolvere il problema solo, siamo andati fare un giro all'isola vicina, Tubuai (dove gli ammutinati del Bounty avevano tentato invano d?istallarsi prima di dirigersi verso l?isola Pitcairn) ad una ventina di ore di navigazione ; un meccanico simpatico è venuto ad affrontare il problema, ma l'ormeggio di Tubuai rollava tanto che il povero ragazzo si è trovato paralizzato da un male di mare incontrollabile, e che ha senza fine reso la sua prima colazione ai pesci, fino a che io finisca per portare Banana Split nel piccolo ormeggio più calmo della baia del Tavana. Abbiamo approfittato del viaggio per fare il pieno nel piccolo supermercato di Tubuai, una cosa che non esiste a Raivavae, ed il pieno di frutta e verdura, che crescono in abbondanza nell'isola; la traversata di ritorno è stata eccellente, e rieccoci nella baia splendida delimitata dal lungo motu Haamu, con parecchie lavoro da fare, ma in un scenario così idilliaco che ve non lo descriverò troppo!
Vi mando un po'del sole di Raivavae ; il mese prossimo, io vi parlerò del mio progetto di re-incidere una mia canzone chiamata ?Touchez pas à la mer » « Non toccate al mare"
A presto
Antoine
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