Luglio 2008 2008
Salve a tutti,
Auspico che le vacanze che si avvicinano vi portano molta felicità, molte piacere, molte scoperte, riunioni e simpatia. Per me, ho continuato a navigare fra gli atolli più tranquilli dei Tuamotu, come Amanu o Makemo... ma ho celebrato il mio compleanno in un posto abbastanza stupefacente : alcuni mesi fa, avevo incontrato l'ammiraglio che comanda le forze armate in Polinesia francese, ed io gli avevo spiegato che esiste, nel triangolo immenso d'oceano deserto Hao-Gambier-Isole Australi, un solo riparo possibile perché una piccola barca possa ripararsi in caso di necessità (danno, stanchezza, venti contrari)... ed è l?atollo di Moruroa (o Mururoa), che rimane vietato alla navigazione, anche se le attività spiacevoli che hanno reso il suo nome famoso hanno preso fine da quasi venti anni; nel quadro della volontà di trasparenza dello stato in questo settore, ho suggerito che
sia soppresso presto questo divieto, ed ho ottenuto l'autorizzazione di farci scalo... ed è permesso di sperare che in caso di bisogno, le barche che passano nella regione potranno ripararsi il tempo di sistemare il loro problema.
Per me, vi ho fatto scalo il giorno del mio 64esimo compleanno, e sono stato bene ricevuto dalla frazione militare di una trentina di persone che risiede nel atollo. Una serata allegra è stata organizzata, con dolce d'anniversario, tondo generale, musica tahitiana, ecc..
Ho avuto anche occasione di fare un immersione nella laguna, che è stata molto poco pescata e che presenta una ricchezza di pesci straordinaria, e di visitare l?atoll, dove vissero, all'epoca delle prove nucleari,
diversi migliaia di persone. Il problema che minaccia Moruroa (come del resto molte isole tropicali) non sono resti di radioattività (dei gruppi scientifici civili controllano molto seriamente tutto questo settore),
ma l'invasione completamente naturale di una specie vegetale, il filao o albero di ferro, qui chiamato aito, abbastanza simile ad un pino, che colonizza in modo spaventoso tutti i terreni abbandonati: l?atollo
intero è stato invaso in pochi anni di quest'alberi, che crescono di 3 metri all'anno, distruggono qualsiasi altra specie vegetale e raggiungono 30 metri di cima. Il legno del aito, invece, è un combustibile eccellente, ed a quest'epoca dove i combustibili petroliferi diventano sempre più costosi, forse un giorno questi boschi che crescono senza sforzo rappresenteranno una risorsa per la Polinesia!
I grandi cambiamenti annunciati nel nostro sito sono ancora in preparazione, e sarànno effettivi a sttembre. Frattanto, continuiamo le nostre navigazioni, e vi inviamo un poco della pace e della bellezza delle nostre isole Tuamotu preferite.
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