Ottobre 2005
Salve a tutti,
Veglia d'armi nella baia della Moselle...
Domani, all'alta marea della mattina, faro uscire Banana Split dell'acqua per ridipingerlo e depositarlo per alcune settimane: dopo avere dedicato due mesi e mezzo a approfondire la mia conoscenza della Nuova Caledonia, ecco di nuovo il tempo di tornare in Europa, di affrontare la parte della mia professione che non è quella che me piace di più, la promozione dei miei lavori... Allora mi conforto in anticipo, rivedendo alcuni scali di queste settimane di navigazione:
Approfitando d'una diminuzione temporanea dell'aliseo, ho continuato a navigare lungo la costa ovest della "pietra" ("le caillou", cosi chiamano l'isola, qui), faciendo scalo in isole deserte, isola Grimoult, isolotto Tenia (che nome!) , a Bourail, Baia delle Zanzare, nell'isola Ducos, o nella baia Papaia.
Uno scalo così breve come possibile nella grande città di Nouméa, e emi metto infine nuovamente per strada per l'isola dei Pini, con un piccolo scalo in cammino nella sontuosa laguna che circonda la piccola isola montagnosa di Grand Mato, abitata soltanto da centinaia di serpenti "tricot rayé" (letteralmente "pull over rigato") che si riscaldano al sole sulle rocce: il loro veleno, si dice, è molto più mortale di quello del cobra... ma non mordono eccetto se cerchi realmente a stuzzicargli!




E quindi ecco di nuovo l'isola dei Pini.. Ero un po'preoccupato per l'impatto che aveva potuto avere la grande macchina mediatica che sono stte le riprese d'un enorme programma televisivo francese di "Tele realta", tipo "Survivor"... Finalmente, gli abitanti dell'isola dei Pini sono dei saggi, hanno approfittato un momento degli impieghi temporanei creati, e dei grandi investimenti fatti dal governo nell'isola a quest'occasione, e quindi hanno guardato tutto questo mondo ripartire, ed hanno ripreso la loro vita calma, senza esserne stati trasformati per un atomo!
Ho dunque trovato intatti i miei podti preferiti, la baia di Gadgi, ad esempio, e labellezza dell' immenso banco di sabbia della mia piccola isola della baia di Oro: Non so se vi ho detto che dal mio primo passaggio in Nuova Caledonia, si è costruito in questa baia idilliaca un hotel di grande lusso, ma con un rispetto totale dell'ambiente e della tradizione alla quale i Melanesiani sono così addetti, e questo "angolo di paradiso" seduce una clientela fortunata e molto discreta, principalmente composta da giovani sposati giapponesi che fanno qui il viaggio della loro vita.
Ho anche scoperto alcuni posti che ignoravo come la graziosissima iola Ami, la più a Sud-Est della Nuova Caledonia, e penetrato infine in una baia poco visitata, la baia di Gu, che farenne un eccellente riparo in caso di ciclone.


In tre giorni, sarò nell'aereo per Parigi, dove mi attendono già un Festival della Pellicola Ambientale, di cui devo presiedere la giuria, quindi un tondo di una ventina di conferenze per presentare il mio nuovo film... Poi l'uscita del mio nuovo DVD "Tahiti, ritorno al paradiso" ed il resto delle attività chemi terranno occupato a Parigi fino a Dicembre.. Poi sara tempo di tornare a navigare !
A presto: in Nuova Caledonia, "ciao" si dice : "Tata!"
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